Misurazione dei campi elettromagnetici ad alta e bassa frequenza |
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La teoria dell'elettromagnetismo è stata sviluppata a partire dal 1800 e nasce dall'osservazione di una correlazione tra i fenomeni dell'elettricità e del magnetismo, che prima di allora erano stati scoperti e trattati separatamente. James Clerk Maxwell elaborò nel 1864 la prima teoria moderna dell'elettromagnetismo, raggruppando in un'unica teoria tutte le precedenti osservazioni, esperimenti ed equazioni. L'elettricità è stata scoperta in seguito all'evidenza sperimentale dell'attrazione o la repulsione tra corpi dotati di carica elettrica, corrispondente a due stati di elettrizzazione della materia, detti positivo e negativo: corpi elettrizzati entrambi positivamente o entrambi negativamente si respingono, mentre corpi elettrizzati in modo opposto si attraggono. A partire da questo fatto, nella seconda metà del diciottesimo secolo Charles Augustin de Coulomb formulò la legge di Coulomb, che quantifica la forza elettrica attrattiva o repulsiva che due corpi puntiformi carichi elettricamente si scambiano a distanza. A partire da tale legge è possibile affermare che un corpo carico elettricamente produce nello spazio circostante un campo elettrico tale per cui, se si introduce una carica elettrica, questa risente l'effetto di una forza, detta forza di Coulomb, direttamente proporzionale al prodotto delle due cariche e inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. Parallelamente, l'esistenza del magnetismo naturale nella materia era noto già agli antichi greci nel V - VI secolo a.C., anche se probabilmente era già stato scoperto nell'antica Cina dove si dice fosse già in uso un rudimentale prototipo di bussola magnetica. Gli antichi avevano scoperto la capacità di alcuni minerali, come la magnetite, di attrarre la limatura di ferro o piccoli oggetti ferrosi. Nel 1600 apparve il De magnete di William Gilbert, che rimase a lungo il testo di riferimento sul tema del magnetismo, anche se i primi studi quantitativi sui fenomeni magnetostatici si possono far risalire alla fine del Settecento - inizio dell'Ottocento ad opera dei francesi Biot e Savart e, successivamente, di Ampère in Francia. Una prima correlazione tra elettricità e magnetismo fu ipotizzata dal fisico danese Hans Christian Ørsted, noto come esperimento di Ørsted, osservò che un filo percorso da corrente elettrica generava attorno a sé un campo magnetico. In seguito, il chimico britannico Michael Faraday condusse una simile esperienza, ribattezzata esperimento di Faraday, per mezzo della quale dimostrò che un conduttore percorso da corrente immerso in un campo magnetico è soggetto ad una forza. La formulazione matematica della forza esercitata da un campo magnetico sulla corrente elettrica è infine dovuta a André-Marie Ampère, che tramite l'esperimento di Ampère concluse che tra due fili di lunghezza l e distanza d, percorsi rispettivamente da una corrente di intensità i_1 e i_2, si esercita una forza il cui modulo è: Infine James Clerk Maxwell, unificando in modo organico i due fenomeni, formulò le 4 equazioni di Maxwell, che descrivono i fenomeni magnetostatici, elettrostatici, magnetodinamici ed elettrodinamici classici. Esse sintetizzando la legge di Gauss e la legge di Ampere, unificano il concetto di campo elettrico e di campo magnetico all'interno del più ampio concetto di campo elettromagnetico. Dalle 4 equazioni di Maxwell è possibile ricavare tutta la fisica dell'elettromagnetismo :
dove: E e D e H e B sono legati dalla relazione: µ e ε sono la permeabilità magnetica e la costante dielettrica; hanno nel vuoto come suffisso "0" e nei materiali "r". Negli ultimi anni numerosi studi hanno trovato correlazioni statistiche tra l'esposizione a radiazione elettromagnetica e l'insorgenza di effetti a lungo termine (tumori); tali studi sono spesso contestati sulla base della presunta non significatività statistica del risultato, dovuta principalmente alla ristrettezza del campione scelto o a tempi di studio non sufficientemente lunghi. Ma le insorgenze a lungo termine di tumori prevedono latenze di decenni (emblematico il caso del mesotelioma collegato all'esposizione ad amianto), per cui occorrerà attendere altri anni per avere un quadro certo sui limiti di azione. Nel 2001 l'IARC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro), parte dell'Organizzazione mondiale della sanità delle Nazioni Unite, ha inserito i campi magnetici in bassa frequenza in categoria 2B considerando un raddoppio del fattore di rischio (leucemia infantile) per esposizioni a valori di campo magnetico superiori a 0,4 microTesla. L'IARC nel 2011 ha inserito anche i campi elettromagnetici in alta frequenza in categoria 2B (senza definire una dose). La categoria 2B comprende i possibili cancerogeni per l'uomo; l'International Commission for Electromagnetic Safety (Icems) ha sottolineato nel 2012 la possibilità di aumenti a due cifre di alcune incidenze tumorali. Tuttavia, effetti biologici non oncologici (sull'uomo e sugli animali) e oncologici (sugli animali) sono universalmente riconosciuti. Gli effetti pricipali dell'interazione con i campi elettromagnetici sono:
Esistono poi effetti transitori minori quali:
In fase attuale di studio sono gli:
I danni provocati possono essere di tipo tumorale, benigno o maligno:
Il danno tumorale è stato associato al fatto che i campi elettrici e magnetici inibiscono nella ghiandola pineale la produzione di melatonina, nell'uomo e nei ratti, fattore oncostatico. In seguito fu messa in relazione l'esposizione ai campi magnetici con l'inibizione notturna dell'attività della NAT ed il contenuto di melatonina nella ghiandola pineale del ratto. Inoltre, si possono avere danni di tipo non tumorale come:
Per frequenze< 1MHz l’effetto biologico prevalente a breve termine è la stimolazione delle cellule elettricamente eccitabili (la corrente è la quantità che meglio caratterizza tale effetto). Per frequenze > 1 MHz è il riscaldamento, direttamente legato alla potenza assorbita, la causa certa di significativi effetti biologici a breve termine; ciò si esplica nell'ambito della formazione di micronuclei e dello shock termico delle proteine:
Nel marzo del 2015, uno studio sui ratti svolto dal Prof. Alexander Lerchl della Jacobs Universität di Brema e dal suo gruppo per conto dell'Ufficio federale tedesco per la protezione dalle radiazioni ha dimostrato che il tasso di crescita del cancro al fegato e ai polmoni generati da sostanze chimiche aumenta sostanzialmente quando gli animali sono irradiati permanente con campi e.m. analoghi a quelli generati da cellulare.
Per la verifica del rispetto dei limiti si utilizzano principalmente le seguenti grandezze fisiche:
Utlizzazione campi a BASSA FREQUENZA (ELF) - Range di frequenza: 0 – 300 Hz:
Utlizzazione campi ad ALTA FREQUENZA E MICROONDE - Range di frequenza: 100 KHz – 300 GHz:
Come si può vedere nell'immagine in alto, che consiste in una simulazione delle correnti interne al corpo derivanti da campi magnetici (a sinistra) e elettrici (a destra) alle basse frequenze, il campo magnetico produce delle correnti indotte nel corpo circa 10 volte maggiori di quello elettrico. Per questa ragione, alle basse frequenze conviene maggiormente monitorare l'intensità del campo magnetico [uT]. Con l’esposizione a campi elettrici a bassa frequenza, nel corpo si producono campi elettrici interni che perturbano considerevolmente il campo incidente. Cariche non uniformi sono indotte sulla superficie del corpo dal campo elettrico esterno e si creano campi elettrici interni che possono generare correnti all’interno del corpo. Con l’esposizione a campi magnetici a bassa frequenza, campi elettrici interni sono prodotti dal campo magnetico che induce un campo elettrico e correnti associate nel tessuto umano. Anche le correnti che scorrono tra regioni di conduttività dei tessuti nel corpo producono campi. La diffusione delle correnti interne derivanti dal campo elettrico si localizza maggiormente verso le gambe poichè esse sono maggiormente vicino al suolo, dove c'è un contatto diretto con il terreno. Ma attenzione, il raffronto del colore delle due figure può trarre in inganno: quella di sinistra ha un fondo scala 10 volte maggiore di quella di destra. Ovvero alle basse frequenze il campo magnetico è molto più pericoloso del campo elettrico . Nella successiva immagine, invece, si può osservare una simulazione del SAR (tasso di assorbimento specifico di energia) [W/kg] per un campo elettromagnetico, ad alta frequenza, a due diverse frequenze: 40 MHz (a sinistra) e 2000 MHz (a destra); ad esempio secondo la tabella 1 dell'allegato 36 del D.Lgs.81/08 il limite di SAR (tasso specifico di assorbimento di energia) mediato sul corpo intero è 0,4 W/kg ed invece localizzato su capo o tronco è 10 W/kg. Dalla simulazione si può evincere che aumentando la frequenza diminuisce tendenzialmente l'assorbimento da parte del corpo , localizzando gli effetti maggiormente alle estremità.
Risultano a maggiore probabilità di alto rischio CEM le seguenti apparecchiature:
A livello nazionale, la normativa di riferimento sulle emissioni elettromagnetiche è la Legge 22 febbraio 2001, n. 36 ("Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici"), che riorganizza il quadro normative italiano in maniera omogenea stabilendo delle competenze per Stato, Regioni, Province e Comuni. Finalità della suddetta legge è dettare i principi fondamentali diretti a:
La Legge 22 febbraio 2001, n. 36 introduce alcuni concetti fondamentali quali limite di esposizione, valore di attenzione e obiettivo di qualità. Si riportano di seguito alcune definizioni basilari, contenute nell'articolo 3:
Sulla base dell'art. 4, comma 2, lettera (a) della suddetta legge, che prevedeva venissero fissati i limiti di esposizione, i valori di attenzione e gli obiettivi di qualità per la protezione dalla esposizione della popolazione, nonché le tecniche di misurazione e di rilevamento dei livelli di emissioni elettromagnetiche, è stato poi emanato, su proposta dei Ministro dell'Ambiente di concerto con il Ministro della Sanità, il DPCM 08 luglio 2003 "Fissazione dei limiti massimi di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti", pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 200 del 29 agosto 2003. A titolo di misura cautelativa per la protezione da possibili effetti a lungo termine, eventualmente connessi con l'esposizione ai campi magnetici generati alla frequenza di rete (50 Hz), nelle aree gioco per l'infanzia, in ambienti abitativi, in ambienti scolatici e nei luoghi adibiti a permanenza non inferiori a quattro ore giornaliere, si assume per l'induzione magnetica il valore di attenzione di 10 µT, da intendersi come mediana dei valori nell'arco di 24 ore nelle normali condizioni di esercizio. L'obiettivo di qualità di 3 µT per il valore dell'induzione magnetica (sempre da intendersi come mediana dei valori nell'arco di 24 ore nelle normali condizioni di esercizio) si applica a i nuovi elettrodotti in corrispondenza alle aree sopra indicate per permanenze non inferiori alle quattro ore giornaliere e nella progettazione dei nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimità di linee ed installazioni elettriche già presenti nel territorio. Invece per quanto riguarda le alte frequenze occorre far riferimento all'Allegato B, richiamato dall'a rt. 4: " Art. 4. Obiettivi di qualita Ai fini della progressiva minimizzazione della esposizione ai campi elettromagnetici, i valori di immissione dei campi oggetto del presente decreto, calcolati o misurati all'aperto nelle aree intensamente frequentate, non devono superare i valori indicati nella tabella 3 dell'allegato B. Detti valori devono essere mediati su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su qualsiasi intervallo di sei minuti. ". Si riporta di seguito, per comodità di lettura, il suddetto allegato B. Ovvero, riassumendo, per le alte frequenze i limiti di qualità per aree intensamente frequentate sono di 6 V/m per l'intensità di campo elettrico e di 100 mW/m2 per la densità di potenza. Con D.M. 29 maggio 2008 è stata approvata la metodologia di calcolo per la procedura di misura e valutazione dell'induzione magnetica ed è stata approvata la metodologia di calcolo per la determinazione delle fasce di rispetto degli elettrodotti, nel pieno rispetto dei principi della Legge Quadro 36/01 e del DPCM 8 luglio 2003. Il D.I. 381/1998 poneva le norme base per la determinazione dei tetti di radiofrequenza compatibili con la salute umana. Tali disposizioni, sebbene sostituite da quelle del DPCM 08 luglio 2003, costituiscono comunque un punto di riferimento indicativo. In particolare l'art. 4 comma 1 e 2 disponeva: " Art. 4. Misure di cautela ed obiettivi di qualita' 1. Fermi restando i limiti di cui all'articolo 3, la progettazione e la realizzazione dei sistemi fissi delle telecomunicazioni e radiotelevisivi operanti nell'intervallo di frequenza compresa fra 100 kHz e 300 GHz e l'adeguamento di quelle preesistenti, deve avvenire in modo da produrre i valori di campo elettromagnetico piu' bassi possibile, compatibilmente con la qualita' del servizio svolto dal sistema stesso al fine di minimizzare l'esposizione della popolazione. 2. Per i fini di cui al precedente comma 1, in corrispondenza di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore non devono essere superati i seguenti valori, indipendentemente dalla frequenza, mediati su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su qualsiasi intervallo di sei minuti: 6 V/m per il campo elettrico, 0,016 A/m per il campo magnetico intesi come valori efficati e, per frequenze comprese tra 3 Mhz e 300 GHz, 0,10 W/m2 per la densita' di potenza dell'onda piana equivalente. ".
!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Chiaramente, triplicando i limiti si triplicheranno anche le potenze erogate dalle stazioni radio base. !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
A livello regionale, in Campania vige la L.R. 24 novembre 2001, n. 13 "Prevenzione dei danni derivanti dai campi elettromagnetici generati da elettrodotti" (Pubblicata sul B.U.R.C. del 29 novembre 2001). La Corte Costituzionale, con sentenza n. 307 del 7 ottobre 2003, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di alcuni articoli della suddetta legge, tra cui il comma 3 dell'art. 2 secondo cui gli strumenti urbanistici dovevano assicurare la realizzazione del rispetto del valore limite di induzione magnetica, misurata al ricettore, di 0,2 µT in prossimità di asili, scuole, aree verdi attrezzate, ospedali ed aree urbane, nonché uffici adibiti a permanenza di persone non inferiori a 4 ore giornaliere. Le tecniche di misurazione da adottare sono quelle indicate dalla norma CEI 211-6 (data pubblicazione 2008-09, classificazione CEI 211-4 seconda edizione) "Guida ai metodi di calcolo dei campi elettrici e magnetici generati da linee e da stazioni elettriche". l metodi di calcolo previsionale dei campi elettromagnetici sono quelli indicati dalla norma CEI 211-4 (data pubblicazione 2001-01, classificazione 211-6 prima edizione) "Guida per la misura e per la valutazione dei campi elettrici e magnetici nell'intervallo di frequenza 0 Hz-10 kHz, con riferimento all'esposizione umana". Alcune attività lavorative possono dare luogo ad elevate esposizioni a campi elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz), con possibili rischi per la salute dei lavoratori. A seguito della pubblicazione della Direttiva 2013/35/UE il termine ultimo previsto per la valutazione obbligatoria dei CEM è stato fissato al 01/07/2016. L'art. 207 del DLgs 81/08 specifica 2 livelli di limite:
L'art. 209 esplicita gli obblighi del datore di lavoro: La valutazione deve essere effettuata tenendo in considerazione:
La mancata valutazione comporta le seguenti sanzioni:
Nel caso di superamento dei valori di azione, secondo l'art. 210, il datore di lavoro ha l'obbligo di applicare un programma d'azione che comprenda misure tecniche e organizzative intese a prevenire esposizioni superiori ai valori limite di esposizione, tenendo conto in particolare:
Secondo il DLgs 81/08, la Sorveglianza Sanitaria è effettuata periodicamente, di norma una volta l’anno o con periodicità inferiore decisa dal medico competente, in considerazione dei risultati della valutazione del rischio. In particolare, devono essere tempestivamente sottoposti a controllo medico i lavoratori per i quali è stata rilevata un’esposizione superiore ai valori di azione stabiliti dal Titolo VIII capo IV del Testo Unico sulla sicurezza. ********************************************* Aggiornamento di agosto 2016 ********************************************* Il Decreto Legislativo N.159 del 1 AGOSTO 2016 (GU N. 192 del 18-8-2016) ha recepito in Italia la DIRETTIVA 2013/35/UE e ha per titolo:“Attuazione della direttiva 2013/35/UE sulle disposizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici) e che abroga la direttiva 2004/40/CE”. Con questa normativa i limiti sono stati divisi in due categorie: limiti per gli effetti sensoriali e per quelli sanitari. Si assume che i limiti per gli effetti sensoriali siano più bassi e in certe condizioni controllate si possano anche superare. Inoltre, c'è un richiamo alla legge quadro per la protezione dei campi elettromagnetici per la popolazione generale che permette di agganciarsi anche alla distinzione tra lavoratori professionalmente esposti e non esposti ed una maggiore attenzione verso la tutela dei soggetti particolarmente sensibili, quali ad esempio portatori di pacemaker e dispositivi elettronici impiantati, anche in termini di obblighi di formazione specifica. In particolare i lavoratori esposti a CEM sono quei lavoratori che per la loro specifica mansione sono esposti ai campi elettromagnetici. In particolare: "I lavoratori non devono essere esposti a valori superiori ai VLE relativi agli effetti sanitari e ai VLE relativi agli effetti sensoriali a meno che non sussistano le condizioni di cui all’articolo 212, e all’articolo 208, commi 3, 4e 5. Qualora, nonostante i provvedimenti presi dal datore di lavoro in applicazione del presente capo, i VLE relativi agli effetti sanitari o i VLE relativi agli effetti sensoriali sono superati, il datore di lavoro adotta misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto dei VLE. Il datore di lavoro individua e registra le cause del superamento dei VLE relativi agli effetti sanitari e dei VLE relativi agli effetti sensoriali e modifi ca di conseguenza le misure di protezione e prevenzione per evitare un nuovo superamento. Le misure di protezione e prevenzione modificate sono conservate con le modalità di cui all’articolo 53."
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Il presente servizio è riferito ad impianti situati nei seguenti comuni: Salerno, Cava de' Tirreni, Battipaglia, Scafati, Nocera Inferiore, Eboli, Pagani, Angri, Sarno, Pontecagnano Faiano, Nocera Superiore, Capaccio, Mercato San Severino, Agropoli, Baronissi, Campagna, Castel San Giorgio, Fisciano, Bellizzi, Sala Consilina, Montecorvino Rovella, Giffoni Valle Piana, Pellezzano, Siano, San Valentino Torio, San Marzano sul Sarno, Montecorvino Pugliano, Roccapiemonte, Sant'Egidio del Monte Albino, Vallo della Lucania, Vietri sul Mare, Teggiano, Castellabate, Roccadaspide, Camerota, Sapri, Altavilla Silentina, Olevano sul Tusciano, San Cipriano Picentino, Montesano sulla Marcellana, Albanella, Ascea, Maiori, Bracigliano, Padula, Buccino, Giffoni Sei Casali, Amalfi, Polla, Sassano, Centola, Casal Velino, San Gregorio Magno, Palomonte, Tramonti, Serre, Positano, Oliveto Citra, San Giovanni a Piro, Colliano, Contursi Terme, Sicignano degli Alburni, Vibonati, Santa Marina, Pisciotta, Acerno, Caggiano, Minori, Sant'Arsenio, Sanza, Castel San Lorenzo, San Mango Piemonte, Buonabitacolo, Castelnuovo Cilento, Corbara, Montecorice, Ceraso, Ravello, Pollica, Auletta, Atena Lucana, Cetara, Postiglione, Ogliastro Cilento, Novi Velia, Torre Orsaia, Praiano, Salento, Montano Antilia, Caselle in Pittari, Celle di Bulgheria, Moio della Civitella, Castelcivita, Torchiara, Perdifumo, Valva, San Rufo, Laurino, San Pietro al Tanagro, Trentinara, Rofrano, Monte San Giacomo, Roccagloriosa, Aquara, Calvanico, Omignano, Scala, Laviano, Piaggine, Casaletto Spartano, Sessa Cilento, Gioi, Castiglione del Genovesi, Felitto, Torraca, Futani, Cicerale, Giungano, Ricigliano, Casalbuono, Petina, Orria, Laureana Cilento, Lustra, Alfano, Cannalonga, Perito, Ispani, San Mauro Cilento, Prignano Cilento, Stio, Atrani, Controne, Rutino, Laurito, Bellosguardo, Roscigno, Furore, Stella Cilento, Magliano Vetere, Ottati, Conca dei Marini, Morigerati, Sant'Angelo a Fasanella, Pertosa, San Mauro La Bruca, Corleto Monforte, Castelnuovo di Conza, Salvitelle, Cuccaro Vetere, Sacco, Monteforte Cilento, Tortorella, Santomenna, Campora, Romagnano al Monte, Serramezzana, Valle dell'Angelo, Avellino, Ariano Irpino, Monteforte Irpino, Mercogliano, Solofra, Atripalda, Montoro Inferiore, Cervinara, Montoro Superiore, Grottaminarda, Mirabella Eclano, Montella, Avella, Serino, Lioni, Montemiletto, Forino, Mugnano del Cardinale, Calitri, Baiano, San Martino Valle Caudina, Sant'Angelo dei Lombardi, Nusco, Altavilla Irpina, Volturara Irpina, Bisaccia, Frigento, Aiello del Sabato, Montecalvo Irpino, Sperone, Pratola Serra, Gesualdo, Rotondi, Lauro, Caposele, Montefalcione, Fontanarosa, Bagnoli Irpino, Manocalzati, Sturno, Flumeri, Montemarano, Sirignano, Contrada, Prata di Principato Ultra, Vallata, Lacedonia, Paternopoli, San Michele di Serino, Venticano, Cesinali, Calabritto, Bonito, Taurasi, Pietradefusi, Quindici, Capriglia Irpina, Chiusano di San Domenico, Roccabascerana, Montefredane, Torella dei Lombardi, Santo Stefano del Sole, Castelfranci, Andretta, Grottolella, Melito Irpino, Quadrelle, Ospedaletto d'Alpinolo, Casalbore, Domicella, Pago del Vallo di Lauro, Aquilonia, Guardia Lombardi, Villanova del Battista, San Sossio Baronia, Marzano di Nola, Castelvetere sul Calore, Moschiano, Sant'Andrea di Conza, Summonte, Lapio, Taurano, San Potito Ultra, Teora, Pietrastornina, Carife, Santa Lucia di Serino, Conza della Campania, Santa Paolina, Montefusco, Torre Le Nocelle, Vallesaccarda, Morra De Sanctis, Scampitella, Luogosano, Zungoli, San Mango sul Calore, Savignano Irpino, Castel Baronia, Candida, Trevico, Cassano Irpino, Villamaina, Tufo, Rocca San Felice, Sant'Angelo all'Esca, Senerchia, Monteverde, San Nicola Baronia, Salza Irpina, Greci, Sant'Angelo a Scala, Parolise, Sorbo Serpico, Torrioni, Chianche, Montaguto, Cairano, Petruro Irpino.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 01 Maggio 2024 19:34 |