Immagina un unico impianto per riscaldare la propria casa d'inverno e rinfrescarla d'estate, che ha costi di esercizio irrisori e che dura oltre 100 anni. Sostanzialmente è quello che consente di fare il geotermico domestico. Si tratta di una soluzione ancora poco impiegata in Italia ma decisamente più comune in Nord Europa e in Nord America. Eppure, potrebbe essere una valida soluzione per climatizzare gli ambienti domestici e ridurre le bollette di luce e gas.
Un impianto geotermico domestico è composto da 4 elementi principali:
1) Una pompa di calore che serve a trasferire il calore dal terreno all'edificio;
2) le sonde geotermiche, e cioè delle tubature in polietilene in cui circola un fluido che assorbe calore dal suolo. Queste tubazioni sono interrate verticalmente ad una certa profondità;
3) un serbatoio di accumulo, dove il fluido scambia calore con acqua, che a sua volta viene usata per la climatizzazione. Inoltre per una maggiore potenza, il serbatoio può essere messo in serie a impianti solari termici o caldaie a condensazione;
4) il sistema di distribuzione del calore, e cioè gli apparecchi che permettono di riscaldare o affrescare gli ambienti domestici. Generalmente si tratta di termosifoni o ventilconvettori;
L'impianto geotermico domestico è in grado di invertire il suo ciclo, funzionando da climatizzazione d'estate e da riscaldamento durante l'inverno.
Solitamente le sonde geotermiche vengono calate fino a circa 100 metri di profondità, dove la temperatura si mantiene costante tutto l'anno, in un range compreso tra i 15 e i 20°C. Questa temperatura permette un discreto riscaldamento del fluido termovettore, che può essere ottimizzato mediante accoppiamento con pannelli solari termici o caldaie. D'estate vale il principio opposto: l'acqua sottrae calore all'ambiente domestico, raffrescandolo, cedendo poi il calore raccolto al fluido termovettore che a sua volta lo cederà al suolo. C'è da dire però che non sempre è possibile installare questo tipo di impianti, perché il territorio potrebbe essere soggetto a vincoli idrogeologici specifici o potrebbero essere presenti acque sotterranee. Per queste ragioni è sempre opportuno rivolgersi ad uno specialista per ottenere perizie tecniche in merito alla fattibilità. Ma quali sono i vantaggi di un impianto geotermico domestico? Innanzitutto, si tratta di una tecnologia più ecologica rispetto ai metodi di riscaldamento e climatizzazione tradizionali, in quanto non produce emissioni di CO2. In secondo luogo si ha la possibilità di accedere agli incentivi statali per la riqualificazione energetica. Inoltre l'impianto ha una vita utile molto lunga e la pompa di calore va sostituita ogni 15-20 anni, mentre le sonde geotermiche durano fino a 100 anni.
Invece per quanto riguarda gli svantaggi principali, come già detto non sempre è possibile installare questi impianti ed è necessario il parere di un tecnico qualificato. Poi c'è da considerare l'ingombro della pompa e del serbatoio di accumulo, che rende necessario un locale tecnico e potrebbe essere incompatibile per alcune tipologie di case. Va anche detto che questi tipi di impianti offrono il massimo del rendimento in edifici già predisposti, ossia edifici ben isolati termicamente. Per queste ragioni i costi di adeguamento di un edificio non predisposto potrebbero risultare molto elevati. Cioè immaginiamo uno scolapasta io posso anche aumentare il flusso d'acqua, ma se non chiudo i buchi non riuscirò a riempirlo.
Il costo per il solo impianto geotermico, per una casa di 100 mq, si aggira intorno ai 25.000 euro.
Nel 2012 abbiamo progettato il primo impianto geotermico della città di Salerno e quindi eventualmente siamo a disposizione sull'area di Salerno e dintorni.
Si ringrazia il Dott. Luigi Rescigno per il supporto scientifico.