I Certificati Verdi, Bianchi e Neri sono un'opportunità? |
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In questo momento storico sentiamo parlare sempre più spesso di energie alternative, a causa dei costi esorbitanti che hanno raggiunto le fonti fossili. Per fortuna o purtroppo, a seconda dei punti di vista, non si può rimandare la transizione energetica verso fonti di energia alternative. In gioco c'è la sopravvivenza del nostro sistema economico, oltre ovviamente alle questioni di natura ambientale. Questa transizione però è complessa e lo Stato e l'Unione Europea mettono a disposizione diverse tipologie di incentivi economici per favorire lo sviluppo e la diffusione delle rinnovabili. In quest'ottica si collocano i "Certificati Verdi" o CV, i Certificati Bianchi e i Certificati Neri. Si tratta di titoli negoziabili, ossia scambiabili su un apposito mercato, rilasciati dal GSE. Il rilascio avviene in maniera proporzionale all'energia prodotta da un impianto a energie rinnovabili (IAFR = Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili). Un proprietario di un impianto può richiedere il rilascio di questi Certificati al GSE; il quale effettuerà una serie di verifiche e controlli per accertarsi che l'impianto produca energia sostenibile, emettendo meno CO2 degli impianti che utilizzano fonti tradizionali. Se la procedura di qualifica ha esito positivo, allora l'impianto acquisisce la qualifica IAFR (Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili) e il GSE rilascia il Certificato Verde al produttore. Tali certificati possono essere rilasciati agli impianti IAFR con potenza nominale media annua compresa tra 200 kW e 1 MW ed hanno una validità di 3 anni. Chi non è in possesso di questi requisiti o semplicemente non produce energia elettrica può acquistare i Certificati Verdi da chi invece produce energia sostenibile. In altri termini, i Certificati Verdi sono dei titoli che rappresentano quote di CO2 emesse in atmosfera, cedibili a pagamento su un apposito mercato gestito dal GSE. Lo scopo è di incentivare l'adozione di energie rinnovabili da parte dei privati, dal momento che per legge essi sono tenuti a consumare una certa quota proveniente da fonti rinnovabili. I Certificati Bianchi sono noti anche come Titoli di Efficienza Energetica o TEE e sono anch'essi dei titoli negoziabili. I TEE si ottengono a partire da interventi tesi a migliorare l'efficienza energetica e ridurre i consumi di energia elettrica, gas naturale. Anche in questo caso la richiesta va presentata al GSE, cui spetta l'iter di approvazione e rilascio dei TEE, così come la gestione dell'apposito mercato.
Infine abbiamo i Certificati Neri, meglio conosciuti come "quote di emissione". Furono introdotti a seguito del Protocollo di Kyoto del 1997, con lo scopo di ridurre le emissioni di gas serra. Con la direttiva 2003/87/CE (Direttiva ETS) venne introdotto il Sistema Europeo Di Scambio delle Quote di Emissione, o ETS, il quale innanzitutto definisce quali attività economiche sono assoggettate a tale sistema. Ogni anno le aziende e gli impianti assoggettati ricevono un certo numero di quote di emissione, ciascuna delle quali corrisponde a 1 tonnellata di CO2 equivalente. Tali quote fungono a tutti gli effetti di autorizzazioni per le emissioni, senza le quali l'emissione è considerata illegale. Tali quote di emissione possono essere acquistate o cedute sul mercato ETS come comuni titoli azionari. Concludendo, in questo modo, le aziende che esauriscono i loro crediti gratuiti possono acquistarne altre per poter continuare ad emettere gas serra, mentre invece le aziende che sono state più virtuose possono guadagnare dalla cessione delle quote di emissione. Questo sistema è anche noto come "cap and trade": in pratica ogni anno la UE fissa un tetto massimo (cap) alle emissioni di gas serra per ciascun attività economica assoggettata al sistema ETS, dopodiché divide ciascun tetto in quote uguali da assegnare alle imprese, che a loro volta le scambieranno sul mercato (trade). Quindi il sistema di Certificati Bianchi, Verdi e Neri, può rappresentare anche una seria opportunità economica, per quelle aziende che intendono muoversi verso l'efficientamento energetico.
Si ringrazia il Dott. Luigi Rescigno per il supporto scientifico.
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Ultimo aggiornamento Martedì 11 Luglio 2023 10:12 |